martedì 1 giugno 2010
ANSI E SINTASSI DI BASE DELL'SQL
L'acronimo ANSI SQL sta per Structured Query Language dell'American National Standards Institute e si riferisce ad uno standard creato per il famoso linguaggio di interrogazione SQL. Oltre allo standard ANSI esiste quello ISO (International Organization for Standardization). L'American National Standards Institute è una organizzazione privata no-profit statunitense che si occupa della creazione e dello sviluppo di standard per prodotti, servizi e sistemi. Si occupa altresì di coordinare gli standard realizzati con quelli internazionali, al fine di creare un linguaggio informatico e tecnologico proteso alla universalità. SQL nasce a metà degli anni settanta nei laboratori dell'IBM e viene adottato dall'ANSI come standard nel 1986, seguita l'anno successivo dall'ISO. La prima versione standard è denominata SQL/86. Successivamente furono messe a punto ulteriori versioni: SQL/89, SQL/92 e SQL/2003. Questo processo di standardizzazione aveva come fine ultimo l'intento di creare un linguaggio universale che funzionasse su tutti i DBMS relazionali, obiettivo quanto mai ambizioso che non fu mai raggiunto completamente. Difatti le versioni che furono immesse nel mercato si attenevano solo in minima parte allo standard ANSI ed ognuna di esse presentava importanti differenze.
SQL
Il linguaggio SQL (Structured Query Language) è il codice utilizzato dai DBMS relazionali per formulare le cosiddette "Query", le domande attraverso cui possiamo interrogare il database e ottenere da esso le informazioni che ci interessano.
In base alle funzioni svolte, possiamo individuare tre tipologie di linguaggio SQL:
- Data Definition Language (DDL): la sua funzione è quella di creare o cancellare database, nonché di modificarne la struttura.
- Data Manipulation Language (DML): il suo scopo è quello della manipolazione delle informazioni contenute nel database. E' utilizzato per inserire, modificare, leggere e cancellare i dati.
- Data Control Language (DCL): utilizzato per fornire o revocare agli utenti i permessi necessari per poter utilizzare i sopracitati linguaggi (DDL, DML).
Una delle peculiarità di SQL è quella di essere un linguaggio "dichiarativo", in quanto attraverso le query dichiara "cosa" si vuole ottenere e non "come" si deve ottenere. Inoltre SQL, per la formulazione delle query, si serve non di simboli matematici ma di parole chiave prese dal linguaggio corrente.
Sintassi di base dell’SQL
Le operazioni basilari svolte dal linguaggio SQL sui dati contenuti nel DB sono quelle di inserimento, estrazione, cancellazione e update.
Inserimento: l'inserimento dei dati nella tabella avviene utilizzando il comando INSERT.
ES. INSERT INTO (nome tabella)
VALUES (elenco dei valori da inserire che devono necessariamente rispettare l'ordine dei campi della tabella)
Estrazione: I dati possono essere estratti dalle tabelle attraverso il comando SELECT.
ES. SELECT (campo o lista dei campi da estrarre)
FROM (tabella o lista tabelle)
WHERE (condizione da soddisfare)
Cancellazione: per eliminare dati o intere tabelle dal DB si utilizza il comando DELETE.
ES. DELETE FROM (nome tabella)
per eliminare un'intera tabella (Delete generico)
DELETE FROM (nome tabella)
WHERE (nome campo= 'valore')
per eliminare singoli dati (Delete con condizione)
Update: il comando update ha la funzione di modificare i dati all'interno delle tabelle. Anche in questo caso possiamo avere un "Update generico", in cui vengono modificate indiscriminatamente tutte le righe di una tabella, oppure un "Update con condizione" in cui vengono selezionate le righe da modificare.
ES. UPDATE (nome tabella)
SET (nome campo1 = 'valore1 nuovo', nome campo2 = 'valore2 nuovo", ...)
Questa è la sintassi da utilizzare per un "update generico". La seguente è la sintassi per l'"update con condizione":
ES. UPDATE (nome tabella)
SET (nome campo1 = 'valore1 nuovo', nome campo2 = 'valore2 nuovo")
WHERE (nome campo3 = 'valore')
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