SOFTWARE PROPRIETARIO
Con il termine software proprietario si indica quel software che ha restrizioni sul suo utilizzo, sulla sua modifica, riproduzione o ridistribuzione, solitamente imposti da un proprietario. Queste restrizioni vengono ottenute tramite mezzi tecnici o legali.
I mezzi tecnici rendono pubblico solo il codice binario del software, trattenendone il codice sorgente. In questi casi la modifica del software risulta molto difficile, ottenibile solo grazie a disassemblatori e ad elevate capacità informatiche, mentre, attraverso i mezzi legali si ottengono licenze, copyright e brevetti.
Alcuni pacchetti software liberi sono disponibili anche con termini di software proprietario, come per esempio MySQL e SSH. I possessori del copyright originale di un determinato software libero, anche se rilasciato con copyleft, possono utilizzare una doppia licenza per far sì che sia loro, sia gli altri, possano ridistribuirne versioni proprietarie. Il software libero senza copyleft, o software libero "con licenza permissiva", permette a chiunque di creare delle versioni proprietarie da ridistribuire. Accanto a questi pacchetti troviamo anche il codice sorgente di un software proprietario, in questi casi gli utenti sono liberi di usare ed anche studiare e modificare il software, ma sono vincolati da licenze o accordi di non divulgazione per la ridistribuzione delle modifiche o anche per la semplice condivisione del software.
Alcuni esempi di software proprietario sono: Microsoft Office, RealPlayer, Winzip, Adobe Photoshop.
OPEN SOURCE
In informatica, open source indica un software i cui autori ne permettono il libero studio e l'apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti e questo perché, la collaborazione di più parti, permette al prodotto finale di raggiungere una complessità maggiore di quanto potrebbe ottenere un singolo gruppo di lavoro. L'open source ha tratto grande beneficio da Internet, perché esso permette a programmatori geograficamente distanti di coordinarsi e lavorare allo stesso progetto.
I software open source attualmente più diffusi sono Firefox, OpenOffice, VLC.
Alla filosofia del movimento open source si ispira il movimento open content (contenuti aperti): in questo caso ad essere liberamente disponibile non è il codice sorgente di un software ma contenuti editoriali quali testi, immagini, video e musica.
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