Immatricolazioni universitarie a picco. In appena due anni i nuovi iscritti all'università sono scesi del 4,4 per cento. Un calo con il quale dovranno fare i conti i singoli atenei che non sembrano più attrarre i giovani come qualche anno fa.
Secondo il dato diffuso dal ministero dell'Università, le new entry di quest'anno toccano quota 312.104, nel 2006/2007 furono invece 326.384.
In Italia, era da sette anni che il numero di matricole negli atenei italiani non era così basso. Nelle regioni del Sud Italia si registra il maggior calo di immatricolazioni, con un 6,6% in meno rispetto allo scorso anno accademico. Dopo l'esame di maturità gli studenti si trovano a dover decidere se intraprendere un altro percorso di studi oppure cercare di entrare subito nel mondo del lavoro, aumentano sempre di più i ragazzi che scelgono la seconda strada. Tasse troppo alte, regolamenti universitari che cambiano ogni anno, difficoltà per i laureati di trovare un lavoro: probabilmente sono queste alcune delle ragioni che spingono i diplomati a non scegliere l'Università. E così si preferisce trovare altre soluzioni che magari offrono più opportunità lavorative, come corsi specialistici, concorsi o periodi di studio all'estero.
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